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Analisi Harman Phoenix 200


Al prodotto

Siamo lieti di condividere questo test a cura di Diego Ranieri della nuova pellicola Harman a colori.
Qui sotto una sintesi delle informazioni principali, ma puoi leggere l'articolo completo pubblicato su analogica.it.

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Introduzione
Caratteristiche

La Phoenix è stata presentata il 1° dicembre del 2023. 


E' una pellicola sperimentale in edizione limitata e rappresenta il primo passo del percorso verso il colore della Harman. La casa stessa, riconosce che c'è ancora molto da fare e lascia intendere che le vendite di questo film permettereanno futuri investimenti per il miglioramento della qualità della pellicola.


La Phoenix ha caratteristiche che non trovano riscontro in nessuna pellicola a colori negativa nella storia recente. Si distingue per un contrasto molto alto e una grana molto visibile, in particolare per una 200 iso, e una resa cromatica peculiare, dovuta all'assenza della maschera arancione e dello stato antialone. Si tratta comunque di una pellicola a colori negativa, che si può sviluppare con il processo c-41, in casa oppure in qualsiasi laboratorio.

©fra1367


Scansione e stampa

La pellicola è chiaramente indirizzata a nuovi modi di utilizzo della fotografia analogica, quindi alla scansione. Sul sito della Harman sono riportate le indicazioni per le tarature degli scanner industriali ma anche per chi scansiona in proprio. La Phoenix si comporta bene anche nella stampa tradizionale. L'assenza della maschera arancione costringe a filtrature inusuali, ma una volta trovata la filtratura corretta i riultati sono buoni. Nella stampa il contrasto troppo elevato della pellicola può risultare un problema, per cui bisogna aspettarsi neri chiusi e alte luci piuttosto forti, quando in scansione invece si possono recuperare maggiormente gli estremi della gamma tonale. La dimensione della grana invece agevola molto la messa a fuoco, che con le pellicole a colori è sempre problematica.


La grana a confronto

Nella foto sotto: le immagini al microscopio della grana della Portra 400 a confronto con la Phoenix.

La grana della pellicola Kodak è tabulare mentre quella della Harman è "classica".

La differenza delle dimensione è evidente.

La grana della Phoenix è molto visibile. La grana delle pellicola a colori non è come quella delle pellicole in bianco e nero ed ha un aspetto di una texture sovrapposta alle campiture cromatiche, che ricorda un retino tipografico. E' davvero tanta e molto visibile, ma è sopportabile e se ben sfruttata può rappresentare un punto di forza e non un difetto.


Resa cromatica

Dal punto di vista cromatico la resa dei colori è supersartura. Gli azzurri e i verdi sono buoni, ma il magenta e il giallo risentono della macìncanza della maschera arancione. Il motivo per cui le pellicole a colori hanno la maschera arancione è proprio quella di compensare la risposta cromatica del copulante colore ciano, che va a sporcare il giallo e il magenta.

Questo comportamento è ben visibile nella resa del colorchecker macbeth, in questa immagine di confronto con la Portra 400.

Da notale la resa dei quadrati più in alto a sinistra, che rappresentano un campione cromatico dell'icarnato.

Da notare anche la resa dei colori complementari giallo e magenta, rispetto al ciano, nella penultima riga.


Controluce

La Phoenix non regge le sovraesposizioni e accumula subito densità. In alcuni casi la mancanza dello strato antialone contribuisce a rendere le immagini sovraesposte e difficili "da bucare" sia in stampa che con lo scanner.

In questi scatti dalle alte luci molto forti, però l'effetto "pittorico" è comunque piacevole, anche se abbiamo scattato in condizioni di luce difficile per mettere a dura prova la pellicola.


Conclusioni

Alto contrasto, neri chiusi e luci forti. Riproduzione squillante di alcuni colori e la resa desaturata di altre sfumature. La texture della grana che impartisce una certa "ruvidezza" ma anche una sensazione di nitidezza e  l'alonatura delle luci. Tutto questo rende la Phoenix 200 una pellicola dalla firma unica, che sicuramente non passa inosservata.

Il potenziale c'è: se si è alla ricerca di una resa cromatica impeccabile, alta nitidezza e pulizia dell'immagine, ci sono già molte pellicole tra cui scegliere o il digitale stesso.

Ma se si vuole scattare con una pellicola colore divertente, dalla resa non convenzionale, la Phoenix può essere la scelta giusta.

Da una parte accontenta i gusti dei più giovani ma senza tradire la tradizione della fotografia analogica.


QUI SOTTO ALCUNI SCATTI (©fra1367 e ©chromemax_analogica.it)

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